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Dove sei?

dove sei parte prima

Ti sei mai chiesto dove sei?

Con il pensiero intendo.

Dove sei ?

Nel passato o nel futuro? Un passato vicino ? O un passato lontano? Oppure un prossimo futuro o un futuro molto avanti nel tempo.

Ti faccio qualche esempio di pensiero focalizzato sul passato.” E quando ero piccola mi sgridavano quando disubbidivo”,  (passato lontano) oppure “ieri la mia collega mi ha risposto male ed io continuo a pensarci e sono nervosa da ieri”.

Ecco invece qualche esempio di pensiero proiettato nel futuro: “Appena esco dall’ufficio vado in panetteria di corsa così arrivo prima che chiuda”, “Quando sarò in pensione potrò fare ciò che voglio”

Gli esempi sono infiniti ed allora ti pogo nuovamente la domanda: “Ti sei mai chiesto dove sei con la mente?

Guada che questa domanda è molto importante perchè se non ti rendi conto dei pensieri che la tua mente meccanicamente formula tu non sarai mai dove c’è l’Esistenza, dove sei tu, cioè nel momento presente.

Essere nel momento presente non significa solo essere nell’unico momento che esiste realmente, perchè sarai d’accordo con me che il passato non c’è più se non nella tua mente che lo pensa ed il futuro non c’è ancora, esiste solo nella tua mente che lo pensa, ma significa soprattutto aver sviluppato la sensibilità  e la sensazione di ESSERCI.

Pensi che sia una domanda filosofica? O poco importante?

Credimi è il succo dell’evoluzione e prima impari a farlo prima ti rendi libero da condizionamenti e programmi che da chissà quanto tempo ti abitano.

La vigilanza nei pensieri che fai giorno dopo giorno ti aiuta  a saper stare nello stato di Presenza, ti aiuta a sviluppare parti di te che non ricordi più di avere, ti aiuta a comprendere chi realmente SEI.

Anche l’approccio al sentire, al tuo emotivo è un altro passaggio fondamentale per imparare la presenza, ma di questo te ne parlo in un altro articolo.

 

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14 risposte

  1. Articolo molto bello e molto interessante, dobbiamo esercitarci a vivere nel presente, per vivere meglio. Grazie Cecilia

  2. Se sto nel presente riesco ad utilizzare tutti gli strumenti per affrontare situazioni anche difficili. Quando esco dal presente non ricordo più chi sono io ora.

  3. Mi è piaciuto soprattutto il concetto di “vigilanza nei pensieri”, a volte sfuggono, si perdono o si accavallano, sono inconsapevoli e quando si riprende consapevolezza abbiamo perso un po’ del nostro presente, di noi. Proprio vero, non lo possiamo permettere. Grazie Cecilia.

  4. Credo che questo articolo abbia centrato il problema, personalmente quando penso al passato posso dire di avere anche ricordi confortevoli, ma che sono utili solo se visti come un tesoro…spesso è il futuro che da ansia, ma solo se riesco a concentrarmi sul presente posso trovare conforto per costruirlo passo passo

  5. Riuscire a stare nel presente ti rende libera. Non è facile quando oltre a te stessa devi pensare e programmare anche per altre persone e magari in fretta……. ma avere la consapevolezza che il presente è importante e il “per ora fermati qui”, prepara inconsapevolmente un futuro più sereno. Allenare la mente fa parte del viaggio.
    Grazie Cecilia!!!

  6. Mi colpisce molto il concetto di vigilanza dei pensieri, un comportamento che iniziai a tenere molti anni fa e che mi accompagna sempre, con alti e bassi fisiologici ma con grandi soddisfazioni!!

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